Come il titolo lascia chiaramente intendere, siamo tornati per la seconda volta in Guinea Bissau. E’ stata una scelta quasi obbligata in questo periodo di pandemia perché, a fronte dei numerosi vincoli imposti dalle restrizioni anti Covid 19, è uno dei pochi country con una certa garanzia di tranquillità dal punto di vista sanitario oltre che, fatto non da poco, la nostra licenza è ancora valida (scadrà a fine del 2021). Quindi, dopo un veloce consulto con tutti i membri del team, i primi di giugno del 2021 abbiamo deciso di provarci.
E’ stata la prima spedizione con l’assenza del compianto amico Marcello – IK2DIA e la sua mancanza si è sentita già dai preparativi della spedizione. Silvano – I2YSB era abituato ad avere Marcello come “spalla” in tutta la fase preparatoria, ovvero durante le numerose ore passate a controllare e verificare tutto il materiale necessario; questa volta Silvano ha dovuto fare da solo e, nonostante l’impeccabile e minuziosa attenzione, la supervisione di Marcello è stata una carenza incolmabile… Ci è mancato e ci mancherà per sempre!
Nonostante fossimo già stati a Bubaque Island nel 2017, l’organizzazione della spedizione è stata comunque abbastanza laboriosa, soprattutto dal punto di vista burocratico/sanitario. Abbiamo dovuto fare i conti con la pandemia e quindi, dopo esserci assicurati la totale assenza di casi di Covid 19 sull’isola e dopo aver preso tutte le precauzioni del caso, il giorno antecedente la partenza eravamo tutti in un laboratorio di analisi per il test molecolare (prassi necessaria e da effettuare 72 ore prima dell’ingresso nel paese). Ricevuti tutti i test con esito negativo la prima fase della spedizione lasciava presupporre una strada tutta in discesa… Cosa che poi, come leggerete, non è stata così tanto in discesa ma, al contrario, una salita tutta da esplorare !
Dividiamo questo nostro racconto in due parti: la prima per descrivere la serie di vicissitudini accorse, la seconda invece per descrivere l’aspetto tecnico e i risultati ottenuti.
La partenza è avvenuta il giorno 8 Ottobre 2021 dall’aeroporto di Malpensa con il team al completo: Silvano I2YSB, Stefano IK2HKT, Angelo IK2CKR, Franco I1FQH, Tony I2PJA e Vinicio IK2CIO (per motivi personali non sono potuti venire Mac JA3USA, Gino IK2RZP e Alfeo I1HJT).
Dopo aver consumato un pranzo in un grazioso ristorante di Abbiategrasso, ci siamo diretti in aeroporto con tutto il nostro materiale al seguito (15 contenitori + bagagli personali per un totale di circa 400Kg).
Equipment
Sbrigate le operazioni al check-in abbiamo preso il volo per Casablanca da dove, successivamente, un secondo volo ci ha portato direttamente a Bissau. Giunti alle 01,30 del giorno 9 Ottobre e dopo aver sbrigato le operazioni doganali, un motoscafo veloce ci attendeva al porto della capitale. Caricati i bagagli e equipaggiati per la navigazione abbiamo subito levato l’ancora e, dopo circa 2 ore e 30 minuti, alle prime luci dell’alba, siamo arrivati a Bubaque Island. Ad attenderci c’era il gestore del resort Kasa Afrikana, Monsiuer Gilles, il quale già ci conosceva dalla precedente spedizione e che ben volentieri ci ha accolto nella sua struttura.
E qui arriva la prima sorpresa: avevamo ricevuto garanzie in merito all’utilizzo h24 del generatore principale del resort da 50 Kw (la corrente elettrica sull’isola è praticamente inesistente); ovviamente Murphy ha messo lo zampino e il giorno prima il generatore ha avuto una grave avaria. Purtroppo il meccanico incaricato della riparazione non poteva intervenire se non dopo 3 giorni e quindi abbiamo dovuto accontentarci di utilizzare il generatore di scorta che, purtroppo, non forniva l’energia necessaria per alimentare i servizi dell’albergo e le nostre radio; tutto il superfluo veniva spento (compreso i condizionatori) al fine di poter utilizzare almeno al 50% la potenza delle nostre apparecchiature … Cominciamo bene, diciamo tra noi !
In un clima un po’ teso per l’imprevisto al generatore, iniziano comunque le fasi sempre concitate dell’installazione delle antenne, la stesura di tutti i cavi coassiali (un doveroso grazie alla ditta Messi & Paoloni per la fornitura di cavi performanti) e delle stazioni radio.
Stefano IK2HKT aveva passato ore durante i mesi estivi nel preparare il setup di tutte le stazioni e soprattutto dei computer predisponendo una rete intranet per la connessione di tutti i PC e una perfetta gestione del log on line in real-time. Purtroppo, però, non avevamo fatto i conti con un aggiornamento “pesante” di Windows 10 che, ovviamente, la Microsoft ha deciso di rilasciare pochi giorni prima della spedizione. Accesi i computer e connessi ad internet, è iniziata una fase di download con relativo aggiornamento del sistema operativo che ha tenuto bloccato tutti i PC per diverse ore. Finita la estenuante attesa per l’aggiornamento la nostra rete intranet non funzionava più. Una veloce ricerca sul web ci aveva fatto capire che quest’ultimo aggiornamento stava creando problemi a numerosissimi utilizzatori di Windows 10. Il panico è stato totale: Stefano non sapeva più a quale santo affidarsi e nemmeno Vinicio IK2CIO, nonostante la sua decennale esperienza nel settore, non riusciva a venire a capo della situazione. Poi, con costanza e determinatezza, tra un crash e l’altro, siamo riusciti a far partire la intranet che gestiva le comunicazioni in FT8 (N1MM non ne voleva sapere di partire!). Vista la situazione e la poca corrente a disposizione abbiamo iniziato la nostra attività radio solo in FT8 mettendo comunque “on air” tutte e quattro le stazioni a nostra disposizione (anche se a mezzo servizio visto che oltre i 200 watt di potenza in uscita non si riusciva ad ottenere). Nel frattempo, in attesa della riparazione del generatore, abbiamo approfittato per completare il setup antenne, vale a dire: 2 Spiderbeam dai 10 ai 20 metri, 1 yagi dai 10 ai 20 metri, 2 verticali 40 e 80 metri, una verticale per i 160 metri, la delta loop per i 30 metri, la yagi per i 6 metri e una piccola verticale multibanda di backup. Ovviamente non mancava l’antenna di ricezione per le bande basse, ossia una Diamond loop.
Spiderbeam SSB
Dopo quasi 3 giorni di sconforto il meccanico si è presentato al resort e, a seguito di diverse ore di lavoro e la sostituzione della testata e del radiatore del gruppo elettrogeno, abbiamo potuto dare “fiato alle trombe”! Durante questa lunga attesa Stefano e Vinicio sono riusciti a venire a capo del problema di Windows 10 anche se, durante i giorni successivi, numerosi crash mandavano in tilt la gestione del log on line. Tutto sommato, comunque, il sistema ha quasi sempre funzionato nei tempi di aggiornamento prefissati (ogni 1 minuto per CW, SSB e RTTY e ogni 7 minuti per FT8).
Ovviamente non poteva mancare qualche altro inconveniente: al primo CQ in CW in 160 l’amplificatore lineare ha fatto un bel botto e ci siamo detti: “bene, questo è andato!”. Fortunatamente il problema è stato circoscritto solo al banco dei filtri dei 160 metri e quindi, essendo tutte le nostre stazioni intercambiabili tra loro, abbiamo portato il lineare “fumato” alla stazione SSB (che i 160 non li avrebbe mai utilizzati) e recuperato il gemello mettendolo alla stazione CW.
Non abbiamo fatto a tempo e sistemare questo problema che, per una ragione ancora inspiegabile e che sarà oggetto di attenta analisi, uno dei quattro Elecraft K3 ha improvvisamente deciso di erogare non più di 10 watt (praticamente il finale da 100 watt della radio non funzionava più). Siamo stati costretti quindi ad usare una stazione a mezzo servizio (il relativo amplificatore erogava una potenza massima di 250 watt a causa del limitato pilotaggio).
Nonostante avessimo aperto il K3 e cercato di capire l’origine del problema, nell’immediatezza non siamo riusciti a trovare la soluzione e quindi abbiamo proseguito per tutta la spedizione con la potenza della radio di solo 10 watt … Non è stato un grosso problema durante il giorno nelle bande alte ma, al contrario, alla sera e durante la notte nelle bande basse era davvero difficile se non arduo riuscire a farci sentire; ce ne siamo fatti una ragione e abbiamo cercato di sfruttare al massimo questa stazione per il solo FT8 dove, notoriamente, anche con segnali bassi i QSO sono fattibili.
Cosa potrebbe capitare ancora ? ….. Beh, materiale da rompersi ce ne è abbastanza e quindi la tribolazione successiva avveniva su un acces point a 5 ghz che utilizziamo per il link tra la stazione CW e le altre. Di punto in bianco l’access point ha smesso di funzionare (forse per una extra tensione, forse per radio frequenza)… Nonostante il reset dell’apparecchio non è stato possibile riattivarlo; fortunatamente avevamo con noi un access point di scorta che, nel giro di pochi minuti, è stato configurato e messo in funzione. Anche questa è risolta !
Dopo 5 notti, nel mezzo di un bel pile up in 40 FT8 e 160 CW, di colpo tutto si è ammutolito e l’ SWR andato alle stelle… Pensiamo: “ci stanno rubando i cavi”… E invece no: uno zelante contadino locale ha ben pensato di schiacciare con il suo carretto i cavi che alimentavano le due antenne; ce ne siamo accorti perché abbiamo trovato i cavi letteralmente distrutti dalle ruote del carro! Anche in questo caso siamo riusciti a sostituire i cavi grazie alla preventiva scorta che Silvano aveva portato. Ovviamente potete immaginare la concitazione dell’operazione, fatta alle 01:00 utc nel buio più totale e con la frenesia di recuperare il tempo perduto.
Qualche problema anche dal punto di vista meteo/climatico: nonostante i temporali frequenti, il caldo e l’umidità si facevano sentire. Alla stazione CW si stava bene grazie al fatto che era collocata in una camera munita di condizionatore. Al contrario, la stazione SSB non aveva l’aria condizionata e durante il giorno il caldo quasi insopportabile (con punte di 38°) rendeva tutto molto complicato… Durante la notte si poteva “respirare” ma solo lasciando la porta aperta: potete immaginare la quantità di insetti che soggiornavano nella stanza! Siamo abituati all’Africa ma visto la situazione a rischio dovuta al Covid 19, non potevamo permetterci di minimizzare l’effetto di eventuali punture di insetti con la deleteria conseguenza di dover ricorrere a medicinali e/o all’insorgenza di eventuali effetti collaterali quali febbre e brividi. Franco I1FQH si è offerto “volontario” e, adattandosi alla situazione, ha accettato di collocare la stazione radio SSB nella stanza da lui occupata. Alla fine, dato gli spazi limitati, Franco ha cambiato alloggio mentre Tony I2PJA, con spirito di abnegazione, si è adeguato a dormire per qualche giorno con 2 lineari, 2 radio e 4 PC sempre in funzione (ma almeno c’era l’aria condizionata ! ).
Station CW1 - CW2: IK2CKR Angelo and IK2CIO VinicioPrima di passare alla descrizione delle operazioni sulle varie bande e modi, vorrei concludere la serie quasi inesauribile di problemi con il raccontare che, questa volta, non abbiamo sofferto di “noise” durante la notte ma, bensì, durante il giorno! Chi segue le nostre spedizioni sa benissimo che durante la notte siamo sempre stati afflitti dal rumore generato dalle oramai immancabili luci a led che imperversano ovunque; bene, qui succedeva il contrario. Quando le lampade a led erano in funzione tutto era tranquillo e anche i segnali più bassi erano perfettamente comprensibili. Durante il giorno, quando le lampade erano spente, il rumore saliva in maniera quasi costante, soprattutto nella stazione SSB, fino a raggiungere punte di S9. Ovviamente la soluzione era semplice: lasciamo le luci accese! … Beh, non è stato proprio così : purtroppo le lampade a led non erano sotto il nostro controllo e nemmeno di quello dei responsabili dell’albergo essendo dei faretti alimentati da batterie ricaricate tramite pannelli solari e di proprietà pubblica. Riteniamo che il problema sia stato causato dall’inverter interno delle lampade che durante il giorno produceva energia, tramite pannelli solari, per ricaricare le batterie che poi venivano puntualmente scaricate durante la notte. Ci abbiamo pensato a lungo e questa stranezza ma alla fine questa è stata l’unica risposta che ci siamo dati. Qualcuno aveva pensato anche ad un sabotaggio ma, credetemi, in certi paesi gli atti di sabotaggio vengono puniti con maggior rigore rispetto a delitti più efferati. Quindi, lasciando perdere le soluzioni poco ortodosse, abbiamo optato per un utilizzo intensivo del Noise Blanker del K3 che, alla fine, si è rilevato abbastanza efficace ma non di certo risolutivo. Al termine di ogni giornata, prima di cena, sia Tony I2PJA che Stefano IK2HKT si presentavano con uno sguardo abbastanza stralunato visto il continuo “gggrrrrrr” che risuonava nelle orecchie fin dalle prime ore del mattino.
Station SSBIn tutto questo, però, lo spirito di gruppo e di abnegazione del team IDT non è mai mancato. Ed ecco qui, dimenticando le varie vicissitudini, il risultato finale del nostro lavoro.
BAND |
QSOs J5T |
QSOs J5HKT |
TOTAL |
6 |
|
285 |
285 |
10 |
5492 |
1917 |
7409 |
12 |
5316 |
2721 |
8037 |
15 |
9384 |
3354 |
12738 |
17 |
7494 |
3696 |
11190 |
20 |
7335 |
3985 |
11320 |
30 |
1819 |
5570 |
7389 |
40 |
2608 |
5033 |
7641 |
80 |
820 |
3132 |
3952 |
160 |
260 |
1214 |
1474 |
TOTAL 40530 30907 71437
Possiamo ritenerci molti soddisfatti se pensiamo che nel 2017 avevamo raccolto un totale di 63636 QSO. Da come si erano messe le cose non avremmo mai pensato di portare a casa questo risultato e quindi possiamo solo che essere contenti e soddisfatti del lavoro svolto.
Teniamo a precisare che i QSO in FT8 sono al netto di eventuali doppi … O meglio, per essere sinceri, contiamo meno di 20 doppi su 30907 QSO effettuati. Questo va specificato perché, come molti spedizionieri sanno, WSJT-x inserisce 2 o 3 o 4 volte lo stesso nominativo nel log, replicando la stringa RR73 a causa della ripetizione del rapporto da parte della stazione corrispondente. Quindi bisogna fare attenzione alla lettura di determinati numeri perché, se non vengono esclusi i QSO doppi, possono rappresentare una situazione del tutto sfalsata dalla realtà (sappiamo di attività DX che hanno messo a log la stessa stazione fino a 10 volte in FT8 sulla stessa banda… Un modo facile per raggiungere dei record ! ).
Analizzando le statistiche abbiamo notato che il numero dei call unici è decisamente elevato, soprattutto se raffrontato con altre recenti spedizioni. Abbiamo 24465 nominativi unici suddivisi tra i due call che, uniti, portano ad un numero esatto di 20154 unici; una percentuale del 28,2% sul totale generale che, credeteci, non è poco! Sempre parlando di numeri, abbiamo voluto suddividere i QSO in questo modo:
ITALIA
QSO
TOTALI..........................10205
CALL UNICI
FT8...................... 841
CALL UNICI ALTRI MODI.........
1957
USA
QSO
TOTALI..........................15226
CALL UNICI
FT8...................... 2113
CALL UNICI ALTRI MODI.........
4054
GIAPPONE
QSO
TOTALI..........................5986
CALL UNICI
FT8......................1323
CALL UNICI ALTRI MODI......... 916
E' chiaro dai numeri
che una stazione su due (circa) lavora solo in FT8 ad eccezione dei
Giapponesi dove i numeri ci dicono che (circa) su tre stazioni
operative, due lavorano solo in FT8.
Il motivo di un numero così
elevato di operatori FT8 dal Giappone ci è stato spiegato da Mac
JA3USA già dalla scorsa spedizione; si tratta di motivazioni
prevalentemente dovute al fatto che pochi OM giapponesi parlano e
capiscono la lingua inglese, molti hanno stazioni poco performanti
usando antenne di fortuna e la sola potenza della radio e, per
finire, moltissimi non conoscono il CW.
Questa nostra
ultima esperienza ha rafforzato in noi la convinzione che le bande
"vuote" non sono dovute alla mancanza di OM attivi o
a propagazione a volte scarsa ma, bensì, alla poca propensione degli
operatori CW e SSB di fare radio. Infatti in FT8 non abbiamo quasi
mai avuto tempi "morti" mentre, al contrario, sia in
SSB che in CW le chiamate a vuoto sono state molte !
Sempre a riguardo dei QSO con stazioni giapponesi, questa volta abbiamo avuto una stazione pilota di riguardo: il nostro caro amico Mac JA3USA non ha potuto essere tra noi per ovvie ragioni logistiche di restrizione da Covid19 e quindi, suo malgrado, lo abbiamo letteralmente eletto a stazione pilota per il Far East. Avendo Mac una stazione molto performante, è stato per noi un gioco da ragazzi poter verificare immediatamente le aperture previste sulle varie bande sia long path che short path… e questo sia al tramonto che all’alba. Bastava mandare un messaggio con WhatsApp e subito Mac si presentava in radio per le prove del caso (spesso lo abbiamo letteralmente buttato giù dal letto !). Questo ci ha fatto risparmiare molto tempo e molte chiamate a vuoto…. Se non arrivava lui con “Full legal power” e antenne monobanda, non c’era altro da fare che cambiare frequenza senza perdere tempo prezioso. E’ così che, per diverse occasioni, abbiamo scoperto la possibilità di effettuare QSO soprattutto long path con numerose stazioni JA e su svariate bande. Grazie Mac anche se, sinceramente, avremmo preferito averti con noi !
Dal punto di vista della propagazione possiamo dire che qualche cosa, a livello di ciclo solare, si sta muovendo. Non ci sono ancora le lunghe aperture sulle bande alte e con segnali stratosferici ma, rispetto alle ultime nostre spedizioni, abbiamo notato un certo fervore sia in 10 che in 12 metri. Discorso a parte per i 6 metri dove la prima giornata lasciava presagire a qualcosa di molto interessante ma poi, nonostante la nostra insistenza, i numeri sono stati davvero risicati.
La parte del leone in questa spedizione l’hanno fatta i 15 metri ed è proprio per questo che pensiamo che per il futuro dovremmo avere un incremento di attività sulle bande alte. I 21 Mhz sono circa a metà tra le bande basse e le bande alte e l’aver quasi raggiunto i 13 mila QSO ci fa ben sperare per la prossima occasione.
Ovviamente buoni anche i 17 e i 20 con numeri di tutto rispetto.
Se guardate la differenza di QSO tra J5T e J5HKT nelle bande basse è qualche cosa di impietoso. Per le bande basse dobbiamo però dire che la presenza quasi giornaliera di temporali ha creato non pochi problemi. Tra QRN e scariche elettrostatiche spesso ci siamo trovati a ricevere con +20 db oltre l’ S9 e con la conseguente impossibilità di ascoltare (nonostante avessimo una antenna RX dedicata). In queste condizioni solo FT8 poteva fare qualche cosa e, in effetti, i numeri parlano chiaro. A parziale giustificazione della notevole differenza di QSO tra FT8 e gli altri modi, bisogna far notare che la precedente spedizione del 2017 era stata particolarmente dedicata alla bande basse: quindi pensiamo che molti OM abbiano preferito destinare il loro tempo alle bande alte e, per quanto riguarda i 160, 80, 40 e 30 metri abbiano preferito operare in FT8 al fine di ottenere il “new one” di modo.
Da parte nostra preferiamo senza dubbio operare in CW e/o SSB perché più divertente, con un contatto diretto con il nostro corrispondente e, non per ultimo, molto più appagante dal punto di vista radiantistico; ma, per forza di cose, bisogna fare i conti con le esigenze di una vasta comunità come quelle radioamatoriale. Prima della nostra partenza abbiamo ricevuto un numero enorme di richieste e sollecitazioni affinché fosse dedicato il maggior tempo possibile alle operazioni in FT8. Noi, a parte i primi giorni e per forza maggiore, abbiamo cercato di operare in maniera omogenea, distribuendo modalità e bande nella maniera che noi abbiamo creduto più consona. Inutile fare FT8 quando ricevi segnali a S9 in 10 metri ma, al contrario, inutile stare 2 ore in 160 metri CW per portare a casa 10 QSO quando, in FT8, puoi ottenere molto, ma molto di più e, di conseguenza, accontentare più persone !
Non ci siamo lasciati mancare anche una “puntatina” in RTTY ma, sinceramente, a parte una decina di OM irriducibili dell’RTTY, tutti gli altri sono stati nominativi già collegati in FT8. Crediamo quindi che la modalità RTTY in dxpedition sia destinata a sparire o, quantomeno, a restare una modalità di nicchia visto che ai fini del diploma DXCC un QSO in RTTY vale tanto quanto uno in FT8 (modalità digitale).
Un’ultima considerazione sull’operatività nei pile up: abbiamo spesso operato in modalità “simplex” in SSB specialmente sulle bande alte e questo ha prodotto dei rate orari di spessore rispetto a quelli in split. Ovviamente l’operatore deve capire quando è il momento opportuno considerando le condizioni di propagazione ma, per contro, molti OM si sono comportati egregiamente seguendo le nostre istruzioni; per la prima volta Stefano IK2HKT, notoriamente “cattivo” quando non vengono seguite le sue istruzioni, ha dovuto intervenire solo in pochissime occasioni rimproverando il corrispondente di turno…
Stefano IK2HKTQuesto fa molto piacere e gratifica del lavoro di formazione che l’ I.D.T. ha svolto negli ultimi anni. Potete riascoltare e rivedere molti video che abbiamo registrato durante la dxpedition sul nostro canale Youtube all’indirizzo https://www.youtube.com/channel/UCMrjtqyWuM4mu0-6T_bLjZg/playlists nella playlist J5T - J5HKT.
La nostra prossima spedizione sarà un'altra “seconda volta”: torneremo in Repubblica Centro Africana e già stiamo ricevendo richieste per FT8. Adotteremo la stessa strategia usata in Guinea Bissau sperando di accontentare un po’ tutti, compreso coloro che chiedono insistentemente di operare in 60 metri (purtroppo non concessi in J5) e da dove pensiamo, hardware e logistica permettendo, di essere attivi anche su satellite QO100.
Sarà quindi una spedizione “full immersion”. La data esatta non è stata ancora decisa ma sarà comunque nella prima metà del 2022.
Per finire un ultimo imprevisto che quasi dimenticavo di menzionare: al nostro arrivo il figlio di Angelo IK2CKR è venuto a prenderci munito di carrello a rimorchio per trasportare tutti i nostri contenitori. Quando tutto era stato caricato il motorino di avviamento dell’auto ha deciso di passare a miglior vita. Alla fine abbiamo dovuto staccare il carrello e far ripartire l’auto a spinta. Abbiamo lasciato l’isola il venerdì pomeriggio verso le 18,30 UTC del giorno 22 Ottobre 2021 e, chi poco prima chi poco dopo, abbiamo aperto la porta di casa il sabato sera, 23 Ottobre, alle 19,00 utc.
Stanchi ma contenti di aver ripreso il nostro girovagare africano, con l’amarezza di non aver più tra noi un amico come Marcello, consapevoli di aver corso qualche rischio, ci siamo detti: “Questa è fatta… avanti la prossima”. Stiamo già preparando la nuova antenna per i 60 e il pacchetto satellite per QO100 !
A risentirci presto da TL8AA + TL8ZZ
Italian Dxpedition Team