Il
titolo di questo articolo si rifà ad una semplice abbreviazione
dialettale bergamasca, resa nota dai tristi eventi di due anni fa
durante il picco di pandemia di Covid 19. Letteralmente si traduce in
“non mollare” ma, a tutti gli effetti, possiamo considerare
questa breve locuzione come una sorta di sprono a “non desistere
contro le avversità ma tieni duro e continua dritto per la tua
strada”.
Veniamo
ai fatti, doverosi per vostra informazione, e capire perché “mola
mia”.
All’inizio
del 2022 avevamo deciso di tornare in Repubblica Centro Africana dopo
l’ottima esperienza del 2017. Le diverse condizioni di propagazione
e la mancanza di DXpedition in TL in questi ultimi 5 anni lasciavano
presagire un ottimo risultato. La logistica non mancava grazie alla
presenza, in loco, di Padre Federico dell’ordine dei Carmelitani
Scalzi e di Suor Assunta dell’ordine delle Benedettine
Padre
Federico
Ottenuta la licenza in breve tempo ci eravamo
subito messi all’opera per i preparativi e il primo pomeriggio del
giorno 22 Marzo 2022 tutto il team era presente al check-in di Royal
Air Maroc all’aeroporto di Milano Malpensa, pronti per la partenza.
All’arrivo al check-in una signora qualificatasi come “capo
scalo” della Royal Air Maroc ci ha accolti con la seguente frase:
“Vi stavamo aspettando”,
il che, col senno di poi, ci ha lasciati molto perplessi.
Abbiamo
quindi
esibito tutti i
nostri passaporti su cui era riportato il relativo visto per la RCA,
il certificato del test molecolare Covid 19 negativo e la tessera di
vaccinazione febbre gialla. La capo scalo, dopo un attento esame, ci
ha chiesto di esibire anche il certificato di vaccinazione contro la
meningite.
Abbiamo
subito informato la funzionaria
di Royal Air Maroc che
il suddetto certificato non è obbligatorio e quindi non necessario
per entrare sul suolo della RCA.
La
capo scalo non ha voluto sentire ragioni, richiamando
genericamente e nel pour
parler
una non meglio specificata disposizione che proverrebbe dal governo
della Repubblica Centro Africana la quale prevedrebbe l’obbligo per
il viaggiatore di essere vaccinato contro la meningite.
Insistendo
sul fatto della NON obbligatorietà, abbiamo invitato la signora ad
assumere informazioni
direttamente presso la sede di Royal Air Maroc a Casablanca.
Durante
questa attesa (durata circa 1 ora), siamo riusciti a contattare il
numero verde della Royal Air Maroc e abbiamo potuto parlare con
l’operatore di turno che ci confermava il solo obbligo
per i viaggiatori diretti, come i sottoscritti, nel territorio della
Repubblica Centro Africana,
della vaccinazione contro la febbre gialla.
A
nulla sono valse le nostre rimostranze alla capo scalo la quale ha
insistito nel dire che questa disposizione le risultava “a
terminale” e che era una nostra responsabilità sapere di questa
nuova disposizione: addirittura affermava che il call center della
compagnia per cui lavora poteva essere “non aggiornato”.
R.A.M
Malpensa
Abbiamo quindi consultato il sito web della
compagnia aerea dove è chiaramente
riportata come obbligatoria la sola vaccinazione contro la febbre
gialla. Mostrando la pagina web alla capo scalo, la stessa ci
comunicava che anche in questo caso il sito poteva essere non
aggiornato e che lo stesso non ha nessuna valenza di riferimento per
il viaggiatore il cui unico e vero riferimento sono le disposizioni
impartite delle ambasciate competenti.
Allibiti
da queste affermazioni abbiamo visitato il sito istituzionale del
Ministero della Salute dove non compare di fatto nessun obbligo
vaccinale contro la meningite. Anche in questo caso la capo scalo ha
insistito sul fatto che pure il sito del Ministero della Salute non
sarebbe
stato
aggiornato.
Dopo
la lunga attesa la capo scalo ci ha comunicato che da Casablanca
l’ordine era quello di ottenere un certificato di vaccinazione
contro la meningite. Senza questo documento l’imbarco doveva essere
rifiutato.
Alla
fine abbiamo dovuto mestamente lasciare l’aeroporto e fare rientro
ai nostri rispettivi domicili non prima di aver effettuato la
richiesta di annullamento del biglietto e poter ottenere almeno il
relativo rimborso.
Dato
che la questione ci ha sollevato molti dubbi abbiamo provveduto, in
data 27 Marzo 2022, ad inviare una formale
richiesta
all’Ambasciata della RCA a Parigi in merito a quanto esposto dalla
capo scalo chiedendo se effettivamente la vaccinazione contro la
meningite fosse davvero necessaria
al
fine di far ingresso per via aerea nel territorio della Repubblica
Centro Africana.
La risposta, arrivata il giorno dopo, ci ha lasciato stupefatti:
risulta infatti provato che il pretesto addotto dalla Compagnia Royal
Air Maroc per negarci l’imbarco era assolutamente destituito del
benché minimo fondamento, tanto da far sorgere il dubbio che la
Compagnia abbia venduto in overbooking più biglietti e quindi anche
i nostri posti da tempo assegnati … magari lucrando maggiori
profitti rispetto alle tariffe agevolate delle quali ci eravamo
avvalsi.
Vogliamo
evidenziare che nel corso degli ultimi anni i membri dell’ Italian
Dxpedition Team sono stati clienti “di riguardo” di Royal Air
Maroc, avendo acquistato 240 biglietti aerei con destinazione in vari
stati africani e senza nulla da eccepire … Ma questo comportamento
assurdo e ingiustificato ci porta ad avvisare chiunque abbia
intenzione di volare con Royal Air Maroc di prendere le necessarie
precauzioni e trarre le proprie conclusioni!

XBeam
e Verticale 160m
Tornati
quindi a casa e dopo un logico periodo di delusione e sconforto
durato poche settimane, in noi è scattato il “mola
mia” e, ripresa in mano la situazione,
abbiamo pianificato le nuove date della spedizione. Purtroppo impegni
personali di alcuni componenti del Team, l’imminente arrivo della
stagione delle piogge e la mancata presenza sul posto di Padre
Federico ci ha portato a fissare la data della Dxpedition dal 12 al
26 Novembre 2022. Richiesti quindi i nuovi visti, rifatti i biglietti
aerei (questa volta con Air France) e ristabiliti tutti i contatti
per la logistica, la “nuova” spedizione riprende corpo.
Quest’anno
ci sono state due novità: la prima l’esordio come operatore CW di
IK2RZP – Gino, il quale, dopo un lungo allenamento durato quasi un
anno, si è voluto mettere in gioco non solo come operatore in SSB e
Digitale ma anche in CW. Un battesimo di fuoco ma alla fine, tra alti
e bassi, possiamo affermare che l’esame è stato superato (se non
altro grazie all’insuperabile aiuto di un maestro come IK2CKR –
Angelo che ha saputo accompagnare Gino fin dai suoi primi minuti di
pile up). Seconda novità l’ingresso di un nuovo membro nel team:
si tratta di IV3ZXQ – Maurizio, già noto a molti come operatore
contest di stazioni del calibro di CN3A, II2S, IQ1RY nonché
coordinatore di II3WRTC. Ottimo operatore sia in CW che in SSB ma,
soprattutto, una persona squisita dal punto di vista caratteriale che
subito si è amalgamato con lo spirito dell’ I.D.T.
Ecco
un suo breve racconto di questa avventura:
“Dopo
anni di partecipazione nei migliori Team di contesters italiani, mi
si è presentata l’occasione di far parte dell’I.D.T., ovvero
Italian Dxpedition Team. Un’esperienza
completamente nuova, in quanto in spedizione non ero mai andato,
anche se qualche occasione mi si era presentata.
Le prime domande che mi ponevo erano le
differenze che avrei potuto trovare nell’operare in spedizione
rispetto ad un contest. Ora posso dire con assoluta certezza che c’è
una differenza abissale. Tanti pensano che operare da casa, o dalla
mega stazione contest, sia la stessa cosa: ma così non è ! Ci sono
fattori che vanno oltre la semplice o complessa tecnica di
trasmissione; in spedizione, per ottenere risultati gratificanti,
devi innanzitutto far parte di un gruppo affiatato dove il fattore
umano prevale su tutto e ti aiuta a superare difficoltà non
facilmente ponderabili. Per quanto esperienza uno possa avere, il
Team diventa il motore per poter affrontare qualsiasi inconveniente e
vi posso assicurare che vi può capitare di tutto.
Poi
vi è l’abitudine personale di operare con un software particolare,
con la tastiera esterna al pc o una radio particolare: insomma, in
spedizione ci si mette in gioco e cambia
tutto. Personalmente
sono stato accettato da tutti come se fossi stato parte del Team da
sempre e questo mi ha molto colpito in quanto mi ha permesso, sin dai
primi minuti, di stare a mio agio ed imparare in fretta.
IV3ZXQ Maurizio
Non nascondo che
aprire le trasmissioni (è un rito dell’IDT che l’ultimo arrivato
sia il primo ad “aprire le danze”) e non conoscere niente del
loro modo di operare mi terrorizzava, ma in pochi minuti sono stato
battezzato in presenza di tutto il Team… e da li in puoi è stato
un susseguirsi di adrenalina allo stato puro !
Ci
sono tappe da percorrere e alla fine tutto ha un senso. Devi
convivere parecchi giorni con persone di cui non conosci le abitudini
e vedere con naturalità che non ci sono screzi, gelosie o prime
donne: solo gran divertimento, nonostante la distanza da casa e le
difficoltà che solo chi ha provato può capire! Affrontare migliaia
di chilometri per arrivare in un paese sconosciuto e trovare il modo
di condividere completamente tutto penso mi abbia arricchito dentro.
Da
casa propria con tutte le comodità è facile criticare gli altri,
senza sapere a quali difficoltà sono sottoposti gli interlocutori:
ad esempio se hanno la rete elettrica che eroga solamente 150 V
oppure se sono da 15 giorni a 37 gradi e il 95% di umidità !
È
stata un’esperienza unica nel suo genere e ringrazio di cuore I2YSB
– Silvano, per avermi dato questa opportunità. Ringrazio anche
tutto gli altri membri dell’ I.D.T. per avermi fatto sentire uno
di loro e fatto vivere la radio nelle sue più estreme
sfaccettature”.
Dopo
queste premesse veniamo alla composizione del team: I2YSB Silvano,
I2PJA Tony, IV3ZXQ Maurizio, IK2CKR Angelo, IK2HKT Stefano, IK2RZP
Gino, I1FQH Franco e I1HJT Alfeo. Mancava solo Mac – JA3USA il
quale non ha potuto unirsi al team per impegni famigliari
inderogabili.
Siamo partiti dall’aeroporto di Milano Linate il giorno 11 Novembre per fare sosta la notte a Parigi e raggiungere Bangui (capitale della Repubblica Centro Africana) il giorno 12, con un volo diretto non stop.

Bangui capitale della R.C.A.
Padre
Federico, Suor Assunta e IDT Team
Arrivati al Monastero di
Suor Assunta un po’ in ritardo rispetto all’orario previsto a
causa di una zelante funzionaria della Dogana aeroportuale che, tra
una discussione e l’altra, ci ha fatto perdere quasi 2 ore di
tempo, al calare del sole ci siamo messi tutti al lavoro per fare in
modo di essere operativi fin dalla prima sera del nostro arrivo. Il
setup delle stazioni, oramai collaudato da anni di esperienza, è
stato curato da IK2HKT e da I2PJA mentre il resto del team provvedeva
ad installare le prime antenne per le bande basse e poter dare inizio
alle operazioni il prima possibile.
Alle
ore 20:59 UTC del 12-11-2022 il primo CQ da TL8AA e TL8ZZ è andato
“on air”. Stanchi del viaggio, qualcuno ha approfittato della
prima notte per riposare un po’ mentre altri, con l’adrenalina al
massimo, non hanno mollato la sedia ed hanno iniziato a macinare QSO
ad oltranza. Il giorno dopo il “cantiere” è stato aperto alle
prime ore dell’alba e entro sera tutte le antenne erano montate. Il
setup antenne era composto da N° 2 Spider Beam, N° 2 Xbeam, N° 2
Verticali 40/80 mt, N° 1 verticale 60m, N° 1 Delta Loop per 30m,
N°1 Verticale per 160m e una DHDL per ricezione bande basse.
Successivamente si è poi aggiunta una Yagi 3 elementi “home made”
per i 50 Mhz costruita con canne di bambù (vedi foto).
A bbiamo
approntato 4 stazione radio composte da Rtx Elecraft K3 + PA HAL1200
Atlantic oltre che ad una quinta stazione di backup, utilizzata
saltuariamente, composta da un Elecraft KX3 + PA KPA500.
3
el. 6m costruita con canne di bambù
Sapevamo dei problemi con l' energia elettrica mai pensando che fossero di entità davvero
drammatiche. Praticamente l’energia elettrica veniva fornita
saltuariamente, in orari non prevedibili e in continuo cambiamento
ogni giorno ma, soprattutto, con una tensione che raramente superava
i 180V (siamo arrivati a misurare anche 150V ). Con questa situazione
non restava altro che utilizzare il vecchio generatore a disposizione
del Monastero e dell’annesso Ospedale che, nonostante gli oltre 40
anni di servizio, ha sopperito ad una energia elettrica impossibile
da gestire. Ovviamente non sono mancati i problemi a partire
dell’approvvigionamento di gasolio che, per problemi
politico-amministrativi manca in tutto il paese ed è reperibile solo
al mercato nero a prezzi folli (2,40 €
al litro!). Inoltre il
generatore, ogni tanto e senza preavviso, perdeva di potenza con il
conseguente spegnimento di tutti gli amplificatori… Insomma, come
spesso si dice, “That’s Africa”. Fortunatamente siamo abituati
e ben collaudati a trovare soluzioni ad ogni tipo di problema e
grazie alla fantasiosa soluzione di mettere un bastone di legno come
blocco dell’acceleratore, siamo riusciti a proseguire le operazioni
con il generatore in maniera abbastanza regolare. Lascio però a voi
fare il conto di quanto abbiamo speso in carburante calcolando che il
generatore necessitava di 55 litri di gasolio al giorno!
Tensione dalla rete cittadina
Ma
qualche soddisfazione ce la siamo tolta: innanzitutto poter operare
da una location priva totalmente di noise sulle bande alte e quindi
poter usare al massimo il guadagno dei filtri e della parte RX dei
nostri K3 collegando anche coloro che sentivamo davvero al limite del
comprensibile. Poi poter cambiare gli operatori da una postazione
all’altra senza modificare il setup in quanto tutte e 4 le stazioni
erano configurate allo stesso modo (questo ci ha permesso la massima
flessibilità!). Purtroppo le bande basse non hanno reso come sperato
ma, come tutti sanno, se “tirano” le bande alte non possono
essere efficienti le bande basse!... D’altra parte la precedente
spedizione del 2017 aveva visto a log oltre 2000 QSO in 160 metri e
quindi, per questa volta, il focus era sulle bande alte! Questo non
vuol dire che non ci abbiamo provato ma, palesemente, la propagazione
sulle bande basse non è stata di grande aiuto.
Grandissime
sorprese durante la notte dove, in maniera inaspettata, abbiamo avuto
aperture via lunga per JA sia in 10 , 12 e 15 metri ad orari quasi
impossibili (si parla delle 23 UTC !). Per non parlare degli USA che
facevano capolino fin dalle prime ore del pomeriggio per poi
proseguire fino a notte inoltrata
dai
10 ai 30 metri. Ovviamente Europei come se non ci fosse mai una fine
anche se gli orari delle aperture cambiavano drasticamente di giorno
in giorno e di banda in banda. Discorso a parte i 40 metri che hanno
avuto aperture solo alcune sere mentre in altre tutto era chiuso! Lo
stesso dicasi per 60, 80 e 160 metri.
I2PJA
Tony
Non sono mancati alcuni QSO in
80 metri SSB con europei, JA e USA ma il noise sempre presente in
questa banda non ci ha permesso di fare numero corposi. Discorso a
parte in FT8 dove il noise incide in maniera meno importante rispetto
ai modi tradizionali.
P ur
operando spesso in FT8 abbiamo sempre e comunque privilegiato CW e
SSB con una puntatina in RTTY su varie bande gli ultimi 2 giorni di
attività. FT8 resta sicuramente una modalità imprescindibile in una
Dxpedition ma, a nostro avviso, deve essere uno dei tanti modi
utilizzati e non il principale. Dalle statistiche che trovate
pubblicate in questo articolo potete vedere la quantità di QSO
totali suddivisi per banda e modo oltre ad una interessante
statistica relativa a USA e JA. Abbiamo voluto inserire anche una
statistica di italiani, giusto per campanilismo e perché, alla fine,
ci piace collegare anche gli amici che dall’Italia ci seguono in
tutte le nostre DxPedition !
IK2RZP
Gino
Potete notare dalle
statistiche anche l’attività in 6 metri. Abbiamo passato ore a
chiamare a vuoto sia in CW che in FT8 ma, alla fine, il bottino è
stato veramente magro; diverse stazioni europee sono state collegate
ma tutte in FT8 e con segnali davvero al limite del lavorabile.
Abbiamo tentato qualche sked anche in CW ma davvero non c’è stato
modo di ascoltare e farci ascoltare. D’altra parte la stagione dei
6 metri era oramai al termine e il focus per questa banda non era
comunque nei nostri progetti. Per non lasciare nulla di intentato
abbiamo anche costruito una Yagi 3 elementi in sostituzione alla 2
elementi Xbeam ma a poco è valsa l’impresa: in 6 metri se non c’è
propagazione non c’è antenna che tenga!
A
4 giorni dalla fine della spedizione I1FQH – Franco ha fatto
rientro a casa lasciandoci il compito di superare il record di numero
di QSO fino ad ora imbattuto dalla nostra spedizione in Guinea AF051
3XY1T nel 2016. Mancavano circa 20mila QSO e l’impresa non è stata
impossibile. Ci siamo messi tutti d’impegno, rassicurando Franco
che avremmo raggiunto l’obiettivo; e così è stato! Alla fine
abbiamo chiuso le nostre operazioni il giorno 25 Novembre 2022 alle
ore 11:39 UTC con un totale di 92.277 QSO.
Che
grande soddisfazione…. Se ripensiamo alla delusione del mese di
marzo, ai problemi con il generatore e alla propagazione che non ci
ha aiutato molto (soprattutto la seconda settimana) possiamo solo che
essere soddisfatti del risultato raggiunto. Grande impulso ottenuto
grazie anche all’arrivo nel Team del “nuovo assunto” Maurizio
che, dopo il normale imbarazzo iniziale, si è rivelato un ottimo
operatore sotto tutti i punti di vista. Impeccabile organizzazione di
Silvano che, nonostante tutto, riesce sempre a organizzare ogni cosa
nella maniera più efficiente possibile. Stefano e Tony
(saltuariamente coadiuvati da Gino e Maurizio) si sono distinti per
la perseveranza di non abbandonare mai le 2 stazioni in SSB macinando
un numero di QSO impressionate (soprattutto la prima settimana),
Angelo, Alfeo, Silvano e Gino che sono tornati a casa con ancora il
pile up di CW nelle orecchie, Franco che in maniera inaspettata è
riuscito a tenere sotto controllo contemporaneamente 4 stazioni
operanti in FT8 e a fare pure QSO in CW! Insomma, come sempre tutti
hanno fatto la loro parte senza sottrarsi agli impegni schedulati a
tavolino ancor prima di arrivare in RCA.

Statistiche
TL8AA+TL8ZZ
Ovviamente
non poteva mancare qualche problema al rientro: innanzitutto la
sempre zelante funzionaria della dogana che ci ha costretto ad aprire
alcuni contenitori per verificarne il contenuto, poi un guasto al
nostro aereo che, ritardando la partenza, ci ha fatto perdere la
coincidenza con il volo da Parigi a Milano. E per finire lo
smarrimento del ticket del parcheggio per il ritiro della nostra
auto… Ma alla fine il giorno 27 Novembre alle
20.00 UTC tutti eravamo alle rispettive abitazioni, stanchi ma
soddisfatti di quanto è stato fatto e con l’aspettativa di una
prossima spedizione.
Dove??? …. Non lo sappiamo nemmeno noi ma da qualche parte andremo!
73
IDT Team
QSL
RETRO
QSL
Statistiche
ITALIA
Statistiche
JAPAN
Statistiche
U.S.A
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