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lunedì 30 ottobre 2023

BgLug 2023 - Andy's Ham Radio Linux Distribution

Presentazione in Inglese della Distribuzione Linux per Radioamatori "Andy's Ham Radio Linux Distribution" presentata all'interno della manifestazione BgLug Linux User Group Bergamo.

Il video registrato è il seguente:



sabato 28 ottobre 2023

BgLug 2023 - ARISS Call con Claudio Ariotti IK1SLD


Nell'ambito della manifestazione BgLug Linux User Group Bergamo, presenti Giorgio IZ2LPN e Federico IZ2YAL di ARI Albino e Franco IW2KPL di Ari Bergamo è stato fatto il collegamento con la stazione terrestre ARISS di Casale Monferrato e Claudio IK1SLD ha illustrato ai presenti la stazione, le antenne e il software usato per l'attività di collegamento con la stazione spaziale internazionale ISS.

Il video della call è il seguente:

mercoledì 18 ottobre 2023

SK I2HBV Valerio

E' con profondo dolore che comunichiamo la scomparsa del nostro caro amico, fondatore della sezione e Presidente Onorario Valerio I2HBV. Che tu possa continuare con la stessa passione a seguirci da lassù e cercheremo di essere degni del tuo entusiasmo. R.I.P.



domenica 8 ottobre 2023

9Q1AA + 9Q1ZZ … Anche questa è fatta!



L’idea di tornare nella Repubblica Democratica del Congo ( R.D.C. ) è nata dal fatto che questo country non era ancora stata attivato in modalità FT8 (se non con pochi QSO in operazioni “holidays style”) e quindi particolarmente appetibile per coloro che inseguono il DXCC digitale.


Avevamo tenuto ancora contatti con gli amici dell’ARAC (l’Associazione Radioamatori della R.D.C.) conosciuti durante la nostra prima esperienza in R.D.C. nel 2015 e quindi non è stato difficile organizzare un nostro ritorno a Kinshasa. Ed infatti in breve tempo sono arrivati i due nominativi da noi scelti ( 9Q1AA per ssb,cw e rtty e 9Q1ZZ per FT8); abbiamo quindi provveduto a pubblicare le nostre intenzioni che, in prima battuta, prevedevano la visita in R.D.C. durante il mese di Settembre 2023. Ma non avevamo tenuto conto delle elezioni presidenziali che si svolgeranno a fine anno in R.D.C. !

                                                                                        9Q1KS - Cyprien

Ed infatti, verso la metà di Giugno, abbiamo ricevuto un messaggio dal nostro referente a Kinshasa il quale ci portava a conoscenza del fatto che il Ministero delle Telecomunicazioni non rilasciava più licenze e quelle in essere erano ad alto rischio di revoca. Tutto questo perché “durante la campagna elettorale presidenziale in R.D.C. la situazione sociale in tema di sicurezza è prevista molto tesa e non viene garantita l’incolumità di eventuali radio operatori”. Di conseguenza, con estremo senso di cautela, ci veniva sconsigliata la nostra presenza in R.D.C. in quel particolare periodo.

Restavano solo due soluzioni: la prima quella di annullare la spedizione, la seconda di anticipare la spedizione. Ovviamente noi abbiamo scelto la seconda anche se, per impegni assunti in precedenza, sia IK2RZP Gino che I1FQH Franco non hanno potuto essere dei nostri.

Fatto il giro di telefonate e sentito la disponibilità di ognuno nonostante il brevissimo preavviso, il team è stato così formato: I2YSB Silvano, I1HJT Alfeo, IK2CKR Angelo, I2PJA Tony, IK2HKT Stefano e IV3ZXQ Maurizio.





9Q1RE con tutto il team

Vi risparmio la concitazione dei preparativi concentrati tutti in pochissimi giorni (o meglio, in pochissime ore ! ) : c’era da fare il visto (tnx all’ambasciatore della R.D.C. presso la Santa Sede a Roma per la velocità nel rilascio), prenotare i voli aerei ma soprattutto trovare la giusta location. Purtroppo la struttura da noi scelta inizialmente non era disponibile per il mese di Luglio e quindi dovevamo trovare una soluzione alternativa. Fortunatamente, grazie a Google Earth e alla meticolosa ricerca di I2YSB, abbiamo individuato un appezzamento di terreno con prospicente area “congressi” (anche se di congressi, secondo noi, ne sono stati fatti ben pochi visto l’incuria in cui versa l’immobile) che faceva al caso nostro. Subito abbiamo mandato un nostro incaricato a ispezionare la nuova location e, adattandoci un po’, si poteva stare…. Dico “adattandoci un po’” perché, alla fine, abbiamo pagato vitto e alloggio come se fossimo in un Hotel a 4 stelle con tutti i confort mentre, dove eravamo noi, avevamo l’acqua corrente solo qualche ora al giorno (e rigorosamente solo fredda), nessuna pulizia delle camere, problemi continui con l’energia elettrica e con un impianto elettrico obsoleto, un generatore fortunatamente efficiente ma al quale abbiamo dovuto fare il noi pieno di gasolio 2 volte al giorno nonostante i pregressi accordi di “all included”, una connessione internet a fibra ottica (quasi da non credere!) ma che necessitava di 2 giorni di attesa ogni volta che veniva caricato un credito in Gigabyte per il suo utilizzo, una cucina che funzionava una sola volta al giorno e quindi la cena era una sorta di “piatto freddo” di quello avanzato al mezzogiorno… insomma, diciamo che abbiamo davvero dovuto adattarci un po’ ma alla fine siamo comunque sopravvissuti (per la radio questo e altro!).


                                                                                        L’impianto elettrico

La nostra dxpedition ha avuto inizio il giorno 5 Luglio con partenza da Malpensa alla sera; per precauzione abbiamo volutamente tenuto nascosto la data della nostra partenza onde evitare delle spiacevoli sorprese (che comunque poi abbiamo avuto) al nostro arrivo a Kinshasa. Come dicevamo prima, il clima politico si andrà riscaldando nel breve futuro ma già nei giorni del nostro arrivo c’erano avvisaglie di “scaramucce” tra fazioni rivali. Arrivare in aeroporto con ricetrasmettitori e antenna per un totale di 400 Kg di materiale stoccato in 14 contenitori ha destato, a dir poco, qualche sospetto. Quindi abbiamo “volato basso” e annunciato il nostro arrivo a Kinshasa solo qualche ora prima dell’atterraggio del nostro aereo.

Il piano operativo prevedeva l’atterraggio verso le ore 12 del giorno 6 Luglio, arrivo alla struttura ricettiva dopo circa 2 ore ed essere operativi con la prima stazione entro le 18,00 …. Già: ma non avevamo fatto i conti con la inefficienza dei servizi aeroportuali congolesi, la dogana e il traffico caotico delle vie di Kinshasa.


Per cominciare ci sono volute 2 ore (confermo, 2 ore !!!) prima di poter ritirare i bagagli perché gli stessi venivano scaricati dall’aereo e portati a mano all’area di arrivo. Calcolate che sul volo c’erano più di 200 persone e, ovviamente, i nostri bagagli sono stati gli ultimi ad essere portati a terra! ….. Alle 14,00 circa ci siamo presentati alla dogana aeroportuale ove, preventivamente, avevamo già consegnato nei giorni antecedenti il nostro arrivo e con il tramite di un nostro incaricato, l’intero packing list del nostro materiale con tutti i documenti del caso. Chissà perché la nostra pratica era sparita da tutte le scrivanie della dogana e nessuno si prendeva la responsabilità di sdoganare i nostri contenitori. Lunghe e interminabili discussioni hanno portato, dopo circa 3 ore, ad un “agreement” che potremmo riassumere in una sorta di “lascia passare temporaneo” per le nostre apparecchiature (il tutto con l’esborso di 400 dollari a fondo perduto!). Ed è così che dopo 5 ore dal nostro atterraggio abbiamo potuto caricare il materiale su quello che, in origine, c’era stato detto, essere un minibus (giudicate voi dalla foto … 150 dollari di noleggio per
20 Km !!!). 

                                                Il nostro "MiniBus"

Lasciato l’aeroporto subito cominciammo a fare i progetti per essere on air prima dell’arrivo del buio ma, come se non bastasse, un altro inconveniente ci attendeva: il traffico di Kinshasa. Noi dell’ I.D.T. abbiamo visitato numerosi paesi africani ma un traffico caotico come a Kinshasa proprio non l’avevamo mai visto (la volta precedente eravamo arrivati di notte e la situazione era completamente differente). Una quantità innumerevole di veicoli, motocicli, carri e carretti che invadono l’unica arteria principale della città, il tutto con una sregolatezza quasi naturale per i locali ma che, ai nostri occhi, pare impossibile pure se fosse in un film. Vi risparmio i particolari ma basti dire che il tragitto dall’aeroporto al nostra “base” era di circa 20 Km su strada asfaltata… noi avevamo previsto 30/40 minuti al massimo... Siamo arrivati dopo 4 ore e 10 minuti !!! (abbiamo impiegato meno volando da Addis Abeba a Kinshasa !). Siamo arrivati sul posto esausti e oramai completamente al buio; il buonsenso ci ha fatto desistere dal montare anche una sola antenna (in Africa devi sempre vedere dove metti i piedi, soprattutto se in una sterpaglia!). Abbiamo quindi approfittato per montare le stazioni all’interno delle nostre camere e, nell’attesa dell’alba, riposarci qualche ora.

Indubbio che con le prime luci del mattino eravamo già tutti “in cantiere” e alle 08:15 utc del 7 Luglio il primo CQ di 9Q1ZZ è andato on air. A seguire, in tarda mattinata, anche 9Q1AA ha iniziato la sua attività e già dopo 24 ore oltre 9000 QSO erano a log. Il tutto lasciava presagire ad un bel risultato finale ma, come sempre, qualche imprevisto si è presentato sulla nostra strada. Dapprima la propagazione che, nonostante il numero di macchie solari, non era così eclatante come da nostre aspettative; secondo problema il noise che soffrivamo in ricezione, soprattutto sulle bande basse alla sera. La capitale della R.D.C, Kinshasa city, è una megalopoli di 17 milioni di persone: lascio a voi immaginare le centinaia di migliaia di lampade a led che vengono accese ogni sera utilizzando impianti elettrici che nulla hanno a che vedere con questo nome, le migliaia di dispositivi wireless accesi H24 (ed infatti spesso il noise si faceva sentire anche durante il giorno sulle bande alte) e, per non finire, l’impianto elettrico del nostro “albergo” che risultava essere sottodimensionato e vetusto rispetto a quanto noi necessario. Per questo abbiamo provveduto ad usare molto di frequente il generatore che, fortunatamente, faceva un servizio egregio; peccato che nel nostro contratto era scritto “energia elettrica H24” ma nessuno aveva preso la briga di acquistare il gasolio necessario e, ovviamente ( !!! ), i soldi che avevamo pagato in anticipo, erano finiti. Insomma, se volevamo energia elettrica dovevamo acquistare noi il gasolio e, gioco forza, così abbiamo fatto (380 dollari di gasolio… una spesa davvero inaspettata).

Ma, tralasciando la logistica che ha lasciato molto a desiderare, parliamo di numeri.

La spedizione, nonostante i numerosi e ripetuti inconvenienti, possiamo dire che è andata bene. Sicuramente si poteva fare di più ma aver superato i 70mila QSO con solo 4 stazioni, 6 operatori e 10 giorni di effettiva permanenza, sono un risultato più che dignitoso.

La parte del leone l’avrebbe fatta FT8 se solo le bande basse fossero state meno rumorose. Purtroppo alla notte sia in FT8 che in CW (SSB era impraticabile!) le bande basse hanno reso veramente poco. Noi eravamo sempre presenti e tutti gli operatori hanno rispettato il proprio turno durante tutte le 24 ore, giorno dopo giorno, anche se, spesso, l’operatore era costretto a pause sconfortanti difronte a un S 9+20 di rumore veramente snervante.

                                                    Postazione SSB

Entrando nel merito delle varie bande e modi, risulta chiaro come le bande alte fossero decisamente più praticabili (sia per il noise più limitato sia per il giusto periodo dell’anno). Un po’ deludente l’attività in 6 metri anche se, ad onor del vero, la nostra stazione pilota IK0FTA ci aveva avvisato che la location, qualche grado sotto l’equatore, non avrebbe reso più di tanto. Come antenna utilizzavamo un yagi 5 elementi, cavo coassiale Messi & Paoloni modello AC7 plus a bassa perdita (un cavo che è una garanzia!) e come potenza circa 400 watt. La maggior parte dei QSO in 6 metri è stata fatta in FT8 ma, a sorpresa, sono stati fatti anche dei QSO in cw e, soprattutto, in SSB. Chi riceverà il DVD troverà la registrazione del QSO in SSB fatto con IZ4DPV, Massimo; QSO davvero emozionante se non altro per la difficoltà di trovare il momento giusto per tentare quello che si pensava impossibile. (Massimo è stato 5 giorni sempre in allerta in attesa del momento propizio!).

Avevamo 4 stazioni, tutte identiche tra loro, così composte: Rtx Elecraft K3, Amplificatore Atlantic AL1200, filtri Dunestar, PC laptop con N1MM + WSJT-X. Come antenne 1 yagi 5 elem. per i 6m, 2 Spider beam dai 10 ai 20 metri, 2 Hexbeam dai 6 ai 20 metri, 1 verticale 40/80m, 1 verticale 60m, 1 Delta Loop per 30m, 1 DHDL e 1 beverage per RX bande basse.

                                                        Postazione CW

Tutti i nostri cavi coassiali sono made in Italy by Messi & Paoloni. Oramai da anni li utilizziamo e nonostante le gravose condizioni in cui spesso ci troviamo (escursioni termiche di decine di gradi tra il giorno e la notte) non hanno mai dato segno di cedimento. Quest’anno un cavo è restato immerso nell’acqua di un piccolo fiume che scorreva adiacente la proprietà in cui avevamo messo le antenne e, nonostante questo, non ci sono stati segni di malfunzionamento. Un altro cavo è finito sotto una colata di cemento (i muratori che stavano lavorando al rifacimento di una ala dell’albergo non si sono fatti scrupoli ! ) e ce ne siamo accorti solo nel momento in cui abbiamo smantellato la stazione (e purtroppo lo abbiamo dovuto tagliare perché il cemento oramai si era indurito ! ).

Abbiamo avuto momenti di intenso pileup seguito da momenti di completo silenzio su tutte le bande. In totale abbiamo operato per 228 ore mettendo a log 71240 qso, vale a dire una media di circa 312 qso/ora che equivale a quasi 7500 qso al giorno. I QSO singoli, ovvero i nominativi singoli collegati sono 18751, abbiamo a log 39 zone CQ e 157 country DXCC.

Come dicevamo le bande basse hanno sofferto di noise in ricezione in maniera davvero prepotente. Nonostante la buona volontà di I1HJT – Alfeo nell’ottimizzare l’antenna DHDL per la ricezione e la costruzione di una beverage per ulteriormente diminuire il rumore, tutti i tentativi sono andati falliti. Ci veniva comunicato che il nostro segnale, sia in Europa che in Asia e in America era ben ricevibile ma, purtroppo, lo stesso non era per noi. E tutto questo non per colpa dei nostri corrispondenti ma per il noise locale che davvero non è stato possibile eliminare. Anche l’utilizzo dei “noise killer” appositamente costruiti per noi da Lucio – IW2FND non hanno dato risultati apprezzabili in quanto i segnali di disturbo erano davvero troppo eccessivi. Di questo siamo molti dispiaciuti ma purtroppo, per le complicazioni sopra menzionate, non abbiamo avuto il tempo di trovare una location fuori dalla città se non in località dove la sicurezza non era garantita dai nostri referenti e quindi impossibilitati ad andarci. Dopo innumerevoli tentativi ce ne siamo fatti una ragione e abbiamo cercato di ottimizzare l’operatività sulle bande alte (anche in orari notturni) rispetto alle bande basse. Con molta sorpresa abbiamo avute aperture notturne in 10 e 12 metri sia con Asia via lunga che con Americhe via corta senza tralasciare gli amici VK e ZL (sempre via lunga) negli orari migliori.

Non sono mancati alcuni piccoli inconvenienti tecnici: in una radio Elecraft K3 si è guastata la scheda audio che, fortunatamente, avevamo di scorta e cambiata in pochi minuti. Un banco filtri di uno dei nostri 4 amplificatori ha dato forfait in 15 e 17 metri e quindi non più utilizzabile su quelle 2 bande (per un sovra pilotaggio dovuto agli sbalzi di tensione), il server dei QSO in FT8 che inspiegabilmente ha smesso di funzionare per qualche ora (poi i misteri di Windows hanno fatto la loro parte e così come si è “piantato” ha ripreso a funzionare) e altri piccoli inconvenienti che, in tutta sincerità, hanno influito in maniera marginale.

                                                        Hex Beam

In merito all’operatività abbiamo avuto mediamente una stazione in SSB, una in CW e altre due in FT8. Solamente quando la propagazione era veramente buona abbiamo operato con 2 stazioni in SSB e 2 in CW tralasciando l’FT8 che, per sua natura, offre il meglio nei momenti in cui i segnali sono di poco percettibili. Durante alcune ore abbiamo notato il classico fenomeno di propagazione “unilaterale” confermata anche dai software di previsione della propagazione che normalmente usiamo. Infatti il nostro segnale arrivava molto forte in tutte le direzioni ma allo stesso tempo non era supportato da segnali lavorabili dai nostri ricevitori; questo fenomeno ci era già successo in precedenti dxpedition e anche in questa occasione abbiamo potuto verificare la veridicità delle previsioni. Ed è per questo che in determinate occasioni abbiamo dovuto lavorare con le 4 stazioni solo in CW in quanto in SSB i segnali che ricevevamo erano troppo bassi e non comprensibili. Alcuni amici ci comunicavano dall’Europa che il nostro segnale era fortissimo (10 Db oltre S9) e allo stesso tempo noi non ricevevamo il loro segnale (nonostante avessero il doppio della nostra potenza e antenna direttive con molti più decibel di guadagno rispetto alle nostre).

Una nota particolare a Stefano IK2HKT che notoriamente lo avete sempre e solo sentito in SSB. In questa dxpedition si è finalmente affacciato in CW operando per qualche ora in questo (per lui) nuovo modo di emissione. E’ stato un battesimo di fuoco con non poche difficoltà ma possiamo dire che ha passato l’esame sotto il giudizio vigile di maestri del calibro di IK2CKR e I2YSB.

Per l’FT8 abbiamo notato che dopo la “sfuriata” dei primi giorni, il numero dei QSO giornalieri sono andati sempre più diminuendo con il passare del tempo; non sappiamo se sia una cosa fisiologica oppure se conveniva operare non più sulla frequenza da noi scelta per il modo Fox/Hound ma, al contrario, utilizzare le frequenze standard in modalità “normale” per cercare di mettere a log qualche QSO in più. Analizzeremo la cosa nei prossimi giorni e nel caso apporteremo una modifica alla nostra operatività per la prossima occasione.

                                                       Spider Beam e Hex Beam

Come dicevamo sopra siamo restati “on air” per circa 10 giorni. Ed infatti alla mattina del giorno 17 Luglio abbiamo cominciato a smontare le nostre stazioni per terminare con l’ultimo QSO alle prime ore del pomeriggio. La sera del 17, dopo aver imballato tutto, ci siamo concessi una ultima cena (rigorosamente fredda!) per poi riposarci in attesa del viaggio di ritorno del giorno successivo. Il volo in partenza
da Kinshasa era previsto verso mezzogiorno ma, per sicurezza e considerando il traffico, siamo partiti dal nostro albergo alle 7 del mattino evitando in parte il traffico congestionato. Arrivati in aeroporto dopo circa 1 ora abbiamo avuto la sorpresa che il nostro contatto era in ritardo rispetto all’orario accordato… A 30 minuti dalla chiusura del check in (vale a dire dopo aver atteso 3 ore !) finalmente abbiamo visto materializzarsi i documenti che ci permettevano di portare a casa le nostre apparecchiature. Qualche ulteriori sorpresa ci aspettava: innanzitutto una spesa di 50 dollari a testa per una sorta di “tassa di soggiorno” e successivamente una solerte addetta della Ethiopian Airline che ha contestato le misure (per altro standard!) dei nostri 4 contenitori delle antenna. L’imminenza della partenza del volo non ha reso possibile nessun tipo di contrattazione e spiegazione e, in maniera passiva, abbiamo dovuti sborsare 400 dollari di extra bagaglio (oltre ai 1000 dollari già pattuiti in fase di prenotazione del biglietto). Insomma, tra una cosa e l’altra abbiamo sforato di circa 2000 dollari il nostro badget. Sicuramente molti di voi rideranno di fronte a queste cifre confrontate con le centinaia di migliaia di dollari di badget di altre spedizioni ma se guardate la questione non dal punto di vista della quantità di denaro sborsato ma dal punto di vista della percentuale che incide su badget iniziale, possiamo dire di aver sforato di circa il 10%. Se fosse stata una spedizione da 750 mila dollari si parlerebbe di 75 mila dollari in più…. Fortunatamente noi “voliamo più bassi” e quindi abbiamo pagato la differenza senza troppi patemi d’animo!

A tutte le Aziende, alle Associazioni e a tutti i radioamatori che personalmente ci sostengono va il nostro grazie sperando di avervi fatto divertire anche questa volta…. E ora al lavoro per una nuova destinazione!



IDT Italian DXpedition Team - 9Q1AA + 9Q1ZZ - luglio 2023