Il titolo di questo articolo si rifà ad una semplice abbreviazione dialettale bergamasca, resa nota dai tristi eventi di due anni fa durante il picco di pandemia di Covid 19. Letteralmente si traduce in “non mollare” ma, a tutti gli effetti, possiamo considerare questa breve locuzione come una sorta di sprono a “non desistere contro le avversità ma tieni duro e continua dritto per la tua strada”.
Veniamo ai fatti, doverosi per vostra informazione, e capire perché “mola mia”.
All’inizio del 2022 avevamo deciso di tornare in Repubblica Centro Africana dopo l’ottima esperienza del 2017. Le diverse condizioni di propagazione e la mancanza di DXpedition in TL in questi ultimi 5 anni lasciavano presagire un ottimo risultato. La logistica non mancava grazie alla presenza, in loco, di Padre Federico dell’ordine dei Carmelitani Scalzi e di Suor Assunta dell’ordine delle Benedettine
Abbiamo quindi esibito tutti i nostri passaporti su cui era riportato il relativo visto per la RCA, il certificato del test molecolare Covid 19 negativo e la tessera di vaccinazione febbre gialla. La capo scalo, dopo un attento esame, ci ha chiesto di esibire anche il certificato di vaccinazione contro la meningite.
Abbiamo subito informato la funzionaria di Royal Air Maroc che il suddetto certificato non è obbligatorio e quindi non necessario per entrare sul suolo della RCA.
La capo scalo non ha voluto sentire ragioni, richiamando genericamente e nel pour parler una non meglio specificata disposizione che proverrebbe dal governo della Repubblica Centro Africana la quale prevedrebbe l’obbligo per il viaggiatore di essere vaccinato contro la meningite.
Insistendo sul fatto della NON obbligatorietà, abbiamo invitato la signora ad assumere informazioni direttamente presso la sede di Royal Air Maroc a Casablanca.
Durante questa attesa (durata circa 1 ora), siamo riusciti a contattare il numero verde della Royal Air Maroc e abbiamo potuto parlare con l’operatore di turno che ci confermava il solo obbligo per i viaggiatori diretti, come i sottoscritti, nel territorio della Repubblica Centro Africana, della vaccinazione contro la febbre gialla.
A nulla sono valse le nostre rimostranze alla capo scalo la quale ha insistito nel dire che questa disposizione le risultava “a terminale” e che era una nostra responsabilità sapere di questa nuova disposizione: addirittura affermava che il call center della compagnia per cui lavora poteva essere “non aggiornato”.
Allibiti da queste affermazioni abbiamo visitato il sito istituzionale del Ministero della Salute dove non compare di fatto nessun obbligo vaccinale contro la meningite. Anche in questo caso la capo scalo ha insistito sul fatto che pure il sito del Ministero della Salute non sarebbe stato aggiornato.
Dopo la lunga attesa la capo scalo ci ha comunicato che da Casablanca l’ordine era quello di ottenere un certificato di vaccinazione contro la meningite. Senza questo documento l’imbarco doveva essere rifiutato.
Alla fine abbiamo dovuto mestamente lasciare l’aeroporto e fare rientro ai nostri rispettivi domicili non prima di aver effettuato la richiesta di annullamento del biglietto e poter ottenere almeno il relativo rimborso.
Quest’anno ci sono state due novità: la prima l’esordio come operatore CW di IK2RZP – Gino, il quale, dopo un lungo allenamento durato quasi un anno, si è voluto mettere in gioco non solo come operatore in SSB e Digitale ma anche in CW. Un battesimo di fuoco ma alla fine, tra alti e bassi, possiamo affermare che l’esame è stato superato (se non altro grazie all’insuperabile aiuto di un maestro come IK2CKR – Angelo che ha saputo accompagnare Gino fin dai suoi primi minuti di pile up). Seconda novità l’ingresso di un nuovo membro nel team: si tratta di IV3ZXQ – Maurizio, già noto a molti come operatore contest di stazioni del calibro di CN3A, II2S, IQ1RY nonché coordinatore di II3WRTC. Ottimo operatore sia in CW che in SSB ma, soprattutto, una persona squisita dal punto di vista caratteriale che subito si è amalgamato con lo spirito dell’ I.D.T.
Ecco un suo breve racconto di questa avventura:
“Dopo anni di partecipazione nei migliori Team di contesters italiani, mi si è presentata l’occasione di far parte dell’I.D.T., ovvero Italian Dxpedition Team. Un’esperienza completamente nuova, in quanto in spedizione non ero mai andato, anche se qualche occasione mi si era presentata.
Le prime domande che mi ponevo erano le differenze che avrei potuto trovare nell’operare in spedizione rispetto ad un contest. Ora posso dire con assoluta certezza che c’è una differenza abissale. Tanti pensano che operare da casa, o dalla mega stazione contest, sia la stessa cosa: ma così non è ! Ci sono fattori che vanno oltre la semplice o complessa tecnica di trasmissione; in spedizione, per ottenere risultati gratificanti, devi innanzitutto far parte di un gruppo affiatato dove il fattore umano prevale su tutto e ti aiuta a superare difficoltà non facilmente ponderabili. Per quanto esperienza uno possa avere, il Team diventa il motore per poter affrontare qualsiasi inconveniente e vi posso assicurare che vi può capitare di tutto.Poi vi è l’abitudine personale di operare con un software particolare, con la tastiera esterna al pc o una radio particolare: insomma, in spedizione ci si mette in gioco e cambia tutto. Personalmente sono stato accettato da tutti come se fossi stato parte del Team da sempre e questo mi ha molto colpito in quanto mi ha permesso, sin dai primi minuti, di stare a mio agio ed imparare in fretta.
Ci sono tappe da percorrere e alla fine tutto ha un senso. Devi convivere parecchi giorni con persone di cui non conosci le abitudini e vedere con naturalità che non ci sono screzi, gelosie o prime donne: solo gran divertimento, nonostante la distanza da casa e le difficoltà che solo chi ha provato può capire! Affrontare migliaia di chilometri per arrivare in un paese sconosciuto e trovare il modo di condividere completamente tutto penso mi abbia arricchito dentro.
Da casa propria con tutte le comodità è facile criticare gli altri, senza sapere a quali difficoltà sono sottoposti gli interlocutori: ad esempio se hanno la rete elettrica che eroga solamente 150 V oppure se sono da 15 giorni a 37 gradi e il 95% di umidità !
È stata un’esperienza unica nel suo genere e ringrazio di cuore I2YSB – Silvano, per avermi dato questa opportunità. Ringrazio anche tutto gli altri membri dell’ I.D.T. per avermi fatto sentire uno di loro e fatto vivere la radio nelle sue più estreme sfaccettature”.
Dopo queste premesse veniamo alla composizione del team: I2YSB Silvano, I2PJA Tony, IV3ZXQ Maurizio, IK2CKR Angelo, IK2HKT Stefano, IK2RZP Gino, I1FQH Franco e I1HJT Alfeo. Mancava solo Mac – JA3USA il quale non ha potuto unirsi al team per impegni famigliari inderogabili.
Siamo partiti dall’aeroporto di Milano Linate il giorno 11 Novembre per fare sosta la notte a Parigi e raggiungere Bangui (capitale della Repubblica Centro Africana) il giorno 12, con un volo diretto non stop.
Bangui capitale della R.C.A.
Alle ore 20:59 UTC del 12-11-2022 il primo CQ da TL8AA e TL8ZZ è andato “on air”. Stanchi del viaggio, qualcuno ha approfittato della prima notte per riposare un po’ mentre altri, con l’adrenalina al massimo, non hanno mollato la sedia ed hanno iniziato a macinare QSO ad oltranza. Il giorno dopo il “cantiere” è stato aperto alle prime ore dell’alba e entro sera tutte le antenne erano montate. Il setup antenne era composto da N° 2 Spider Beam, N° 2 Xbeam, N° 2 Verticali 40/80 mt, N° 1 verticale 60m, N° 1 Delta Loop per 30m, N°1 Verticale per 160m e una DHDL per ricezione bande basse. Successivamente si è poi aggiunta una Yagi 3 elementi “home made” per i 50 Mhz costruita con canne di bambù (vedi foto).
A bbiamo approntato 4 stazione radio composte da Rtx Elecraft K3 + PA HAL1200 Atlantic oltre che ad una quinta stazione di backup, utilizzata saltuariamente, composta da un Elecraft KX3 + PA KPA500.
Sapevamo dei problemi con l' energia elettrica mai pensando che fossero di entità davvero drammatiche. Praticamente l’energia elettrica veniva fornita saltuariamente, in orari non prevedibili e in continuo cambiamento ogni giorno ma, soprattutto, con una tensione che raramente superava i 180V (siamo arrivati a misurare anche 150V ). Con questa situazione non restava altro che utilizzare il vecchio generatore a disposizione del Monastero e dell’annesso Ospedale che, nonostante gli oltre 40 anni di servizio, ha sopperito ad una energia elettrica impossibile da gestire. Ovviamente non sono mancati i problemi a partire dell’approvvigionamento di gasolio che, per problemi politico-amministrativi manca in tutto il paese ed è reperibile solo al mercato nero a prezzi folli (2,40 € al litro!). Inoltre il generatore, ogni tanto e senza preavviso, perdeva di potenza con il conseguente spegnimento di tutti gli amplificatori… Insomma, come spesso si dice, “That’s Africa”. Fortunatamente siamo abituati e ben collaudati a trovare soluzioni ad ogni tipo di problema e grazie alla fantasiosa soluzione di mettere un bastone di legno come blocco dell’acceleratore, siamo riusciti a proseguire le operazioni con il generatore in maniera abbastanza regolare. Lascio però a voi fare il conto di quanto abbiamo speso in carburante calcolando che il generatore necessitava di 55 litri di gasolio al giorno!
Grandissime sorprese durante la notte dove, in maniera inaspettata, abbiamo avuto aperture via lunga per JA sia in 10 , 12 e 15 metri ad orari quasi impossibili (si parla delle 23 UTC !). Per non parlare degli USA che facevano capolino fin dalle prime ore del pomeriggio per poi proseguire fino a notte inoltrata dai 10 ai 30 metri. Ovviamente Europei come se non ci fosse mai una fine anche se gli orari delle aperture cambiavano drasticamente di giorno in giorno e di banda in banda. Discorso a parte i 40 metri che hanno avuto aperture solo alcune sere mentre in altre tutto era chiuso! Lo stesso dicasi per 60, 80 e 160 metri.
Non sono mancati alcuni QSO in 80 metri SSB con europei, JA e USA ma il noise sempre presente in questa banda non ci ha permesso di fare numero corposi. Discorso a parte in FT8 dove il noise incide in maniera meno importante rispetto ai modi tradizionali.
P ur operando spesso in FT8 abbiamo sempre e comunque privilegiato CW e SSB con una puntatina in RTTY su varie bande gli ultimi 2 giorni di attività. FT8 resta sicuramente una modalità imprescindibile in una Dxpedition ma, a nostro avviso, deve essere uno dei tanti modi utilizzati e non il principale. Dalle statistiche che trovate pubblicate in questo articolo potete vedere la quantità di QSO totali suddivisi per banda e modo oltre ad una interessante statistica relativa a USA e JA. Abbiamo voluto inserire anche una statistica di italiani, giusto per campanilismo e perché, alla fine, ci piace collegare anche gli amici che dall’Italia ci seguono in tutte le nostre DxPedition !
A 4 giorni dalla fine della spedizione I1FQH – Franco ha fatto rientro a casa lasciandoci il compito di superare il record di numero di QSO fino ad ora imbattuto dalla nostra spedizione in Guinea AF051 3XY1T nel 2016. Mancavano circa 20mila QSO e l’impresa non è stata impossibile. Ci siamo messi tutti d’impegno, rassicurando Franco che avremmo raggiunto l’obiettivo; e così è stato! Alla fine abbiamo chiuso le nostre operazioni il giorno 25 Novembre 2022 alle ore 11:39 UTC con un totale di 92.277 QSO.
Che grande soddisfazione…. Se ripensiamo alla delusione del mese di marzo, ai problemi con il generatore e alla propagazione che non ci ha aiutato molto (soprattutto la seconda settimana) possiamo solo che essere soddisfatti del risultato raggiunto. Grande impulso ottenuto grazie anche all’arrivo nel Team del “nuovo assunto” Maurizio che, dopo il normale imbarazzo iniziale, si è rivelato un ottimo operatore sotto tutti i punti di vista. Impeccabile organizzazione di Silvano che, nonostante tutto, riesce sempre a organizzare ogni cosa nella maniera più efficiente possibile. Stefano e Tony (saltuariamente coadiuvati da Gino e Maurizio) si sono distinti per la perseveranza di non abbandonare mai le 2 stazioni in SSB macinando un numero di QSO impressionate (soprattutto la prima settimana), Angelo, Alfeo, Silvano e Gino che sono tornati a casa con ancora il pile up di CW nelle orecchie, Franco che in maniera inaspettata è riuscito a tenere sotto controllo contemporaneamente 4 stazioni operanti in FT8 e a fare pure QSO in CW! Insomma, come sempre tutti hanno fatto la loro parte senza sottrarsi agli impegni schedulati a tavolino ancor prima di arrivare in RCA.
Ovviamente non poteva mancare qualche problema al rientro: innanzitutto la sempre zelante funzionaria della dogana che ci ha costretto ad aprire alcuni contenitori per verificarne il contenuto, poi un guasto al nostro aereo che, ritardando la partenza, ci ha fatto perdere la coincidenza con il volo da Parigi a Milano. E per finire lo smarrimento del ticket del parcheggio per il ritiro della nostra auto… Ma alla fine il giorno 27 Novembre alle 20.00 UTC tutti eravamo alle rispettive abitazioni, stanchi ma soddisfatti di quanto è stato fatto e con l’aspettativa di una prossima spedizione. Dove??? …. Non lo sappiamo nemmeno noi ma da qualche parte andremo!
73 IDT Team
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